Save the children: la povertà tra i più piccoli

povertà tra i bambini

Save the children: la povertà tra i più piccoli

Oggi purtroppo la povertà tra i più piccoli in Italia è ancora molto diffusa. Infatti, circa il 10% dei minori in Italia vive in condizioni di povertà assoluta; si parla di circa 1 milione di persone. Questi numeri nel corso di 10 anni sono andati a triplicarsi ma nei confronti di questi aumenti non sono stati fatti reali provvedimenti a livello di spesa pubblica. Vivere in condizioni di povertà assoluta vuol dire essere privati di beni e servizi essenziali senza la possibilità di provvedere spesso a soddisfare i bisogni primari. Di pari passo con la povertà economica viaggia la povertà educativa che mette in serio rischio il futuro e una prospettiva di sostentamento per bambini e adolescenti. Trovarsi in condizioni di povertà educativa vuol dire essere impossibilitati ad apprendere e a coltivare le proprie aspirazioni.

Dunque la povertà tra i più piccoli, come ci informa Save the children, si sviluppa su due binari: quello economico e quello educativo che sono spesso intrecciati. Assicurare ai bambini benessere tangibile a livello economico e l’opportunità di studiare e sperimentare è una necessità primaria della società. Perché non significherebbe soltanto garantire un’infanzia felice, come dovrebbe essere quella di chiunque, ma anche far crescere cittadini felici e appagati che abbiamo sogni e prospettive da realizzare. In questo senso, osservando i dati di Save the Children ed esaminando con allarme la povertà tra i più piccoli, Pro Familia Onlus con i suoi volontari e con le sue possibilità vuole dare una mano alle famiglie e ai bambini che ne hanno bisogno, mettendosi a disposizioni per aiutare in modo tangibile e anche per portare sostegno emotivo.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>